Docenti e discenti

I Tg di giovedì 2 ottobre – Renzi – ancora lui! – in apertura sulle maggiori testate da Londra risponde alla Merkel che ha bacchettato lo studente Hollande (e l’intera Francia) il cui governo ha detto, papale papale, che il Patto di Stabilità per un po’ non abiterà più a Parigi. Renzi conferma che il 3% per l’Italia è e rimane un must, ma dà piena solidarietà alle decisioni transalpine. La Merkel stia al suo posto che, però, non è la cattedra. Tutto ciò piace trasversalmente ai Tg, a Piazza Mazzini e Saxa Rubra come a Cologno Monzese e Segrate oltre che a La7. Mentre Renzi non gode più di buona carta stampata, il leader pop continua a piacere alle Tv, complice anche la pax berlusconiana che accompagna il suo governo. Per noi che osserviamo da 6 anni i Tg delle 7 reti generaliste, il comportamento di Mediaset rappresenta una novità assoluta: mentre Tg4 – come abbiamo anche recentemente notato – continua a fare il Pierino attaccando il Premier con la satira di bassa lega, le altre testate (e soprattutto Tg5) guardano a Renzi senza ostilità, mentre il tradizionale spazio al Capo è assai ristretto per l’autonoma decisione dell’ex Cv. di non comparire. Ma attenzione: questa sera, quasi eccezionalmente dopo l’estate, Forza Italia è titolo per tutti, ma “ovviamente” il duro scontro tra Berlusconi e Fitto lo si ritrova solo su Rai e La7, mentre Tg5 ne da una versione in sedicesimo ed edulcorata. Mentana richiama lo scontro Fini- Berlusconi, mentre per il Tg diretto da Clemente Mimun non è successo quasi niente. Il conflitto d’interessi, seppure in una fase in cui il Cav. conta assi poco, è sempre dietro l’angolo. Per il resto, ordinaria amministrazione che porta le testate a presentare impaginazioni molto simili: la Bce a Napoli e i disordini che ne sono derivati, le dichiarazioni di Draghi prese male dalle maggiori piazze borsistiche, il tormentone sull’articolo 18 che richiama in campo alcuni fantasmi e/o comparse della politica con lo sguardo rivolto all’indietro: non stiamo parlando della sinistra Pd, assente questa sera, ma dello Ncd. Gli italiani non sembrano troppo interessati, mentre sulla questione tfr Renzi riesce ad ottenere - incredibile dictu – il consenso dei due “nemici” Marchionne e Landini (in evidenza su Tg1 e TgLa7, ma presenti anche su Tg5). L’anniversario della tragedia di Lampedusa è appannaggio delle testate Rai che presentano diversi servizi; ottimo quello di Tg2 che domani farà partire l’edizione di pranzo proprio dal lembo meridionale d’Europa.

Per gli esteri Tg2 e TgLa7 sono le testate che spiegano meglio – come già ieri aveva fatto Tg3 – i rischi del coinvolgimento delle truppe turche ai confini di Siria ed Iraq contro i miliziani dell’Isis, in grado di “smontare” la mobilitazione delle uniche truppe oggi sul campo, quelle curde. La protesta a Hong Kong è “alta” per Rai e La7.

Su Tg5 e Tg1 grande spazio ad Adriano Celentano che oggi ha scritto a Napolitano per perorare la grazia a Fabrizio Corona. Tg1 manda in onda una telefonata con Celentano. Questa concessione al pop, anzi al “rock”, da parte delle prima testata del Servizio Pubblico, non ci ha entusiasmato. Ma, per fortuna, un lungo servizio ha seguito l’intervista riproponendo i motivi per cui il re dei paparazzi è stato più volte condannato.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di mercoledì 1 ottobre Tg1 - ore 13:30 3.745.000, 22,57% ore 20:00 5.772.000, 24,01%. Tg2 - ore 13:00 2.364.000, 15,88% ore 20:30 1.958.000, 7,43%. Tg3 - ore 14:30 1.942.000, 12,65% ore 19:00 1.795.000, 10,87%. Tg5 - ore 13:00 3.051.000, 20,26% ore 20:00 5.213.000, 21,89%. Studio Aperto - ore 12:25 1.955.000, 16,82% ore 18:30 862.000, 6,78%. Tg4 - ore 11:30 351.000, 6,15% ore 18:55 721.000, 4,37%. Tg La7 - ore 13:30 758.000, 4,56% ore 20:00 1.303.000, 5,34%.

Fonte:www.tvblog.it

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