Memoria corta

I Tg di lunedì 10 febbraio - Non solo nell’autunno 2011; anche in primavera ed in estate il nome di Mario Monti era sulle penna e le tastiere dei maggiori analisti e commentatori politici. L’ottima operazione promozionale del duo Friedman - Rizzoli conquista le aperture di tutti i Tg che contribuiscono a smerciare un prodotto abbondantemente scaduto sui banconi dell’informazione di serata. Come era prevedibile i Tg Mediaset scalpitano seguendo i capigruppo Forza Italia Brunetta e Romani i quali, probabilmente, tre anni fa erano alquanto distratti. Che Napolitano abbia sentito Monti nel giugno 2011 è il segreto di Pulcinella; se il Quirinale avesse “tramato” la vittima, poi, non sarebbe stata Berlusconi che, per spirito di verità, si era rovinato con le proprie mani, ma – come osserva Travaglio nel commento a TgLa7 – quel Bersani cui Napolitano strappò la certa vittoria in caso di elezioni anticipate. Il Tg4 nouvelle vague è ancora una volta il più scatenanto, con l’ennesimo editoriale del suo neo-direttore Mario Giordano e con Paolo Liguori che si chiede “come mai” De Benedetti, depositario nell’agosto 2011 delle confidenze di Monti, non le abbia “girate” al suo quotidiano La Repubblica. Ci permettiamo di dare noi la risposta: che nell’estate 2011 il Quirinale fosse alla ricerca di una soluzione senza elezioni alla crisi del governo del Cav. non era certo uno scoop. Il tutto sembra frutto di una memoria corta o, se volete, biforcuta. Da segnalare che Tg5 da qualche serata è un po’ meno aggressivo e pedissequo nel seguire la linea di Arcore: così ecco comparire un signore che, lui, “sì che se ne intende”: l’allora capogruppo Pdl Cicchitto che irride l’ipotesi del complotto presidenziale (presente anche su Tg2).

Il ballon d’essay del complotto ,che funge da alibi per un avvicinamento di Forza Italia a Cinque Stelle nell’affair impeachment, toglie finalente il proscenio al presunto, auspicato, invocato duello tra Renzi e Letta. Niente di nuovo sotto il sole o, per meglio dire, sotto le nuvole di un’Italia ancora vessata dal maltempo. Ciò nondimeno titolo e servizio a mezza edizione sugli ultimi e i prossimi round tra il Segretario ed il Premier rimane un must. Ci è piaciuto il commento lapidario di Massimo Cacciari su TgLa7: “Se fanno finta di litigare, va bene così; se invece fanno sul serio, è una tragedia”.

Dicevamo del maltempo e delle tante difficoltà e apprensioni nelle zone allagate del Paese: servizi buoni per tutti, a dimostrazione che quando la cronaca non è “inventata” o forzata, i giornalisti fanno bene il loro mestiere.

Le novità di prima giornata (per colpa del fuso orario) provenienti dall’India, con la conferma dell’intenzione di processare i due maro come terroristi, è per tutti nei titoli, con Tg5 che ascolta nuovamente un ex Ministro Terzi che mostra di avere ancora il dente avvelenato con l’ex governo Monti. La giornata della memoria delle foibe è divenuta (positivamente) un appuntamento obbligato ma non scontato per i Tg. Buono il servizio del Tg4 che ripropone la lettera di un italiano sul punto di essere gettato nelle cavità carsiche.

Su Tg3 ampio spazio alla querelle nata dal manifesto pubblicitario sessista di un’azienda marchigiana; anche su Mediaset è presente l’informazione “di genere” con lunghi servizi sul possibile flirt tra Obama e la giovanissima Beyoncé. Dulcis in fundo taglia la testa al toro Tg4, che ci assicura che la condivisione dei lavori domestici in cucina tra le coppie etero annacquerebbe la virilità quando si cambia stanza.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di domenica 09/02/2014 Tg1 - ore 13:30 5.784.000, 26,51% ore 20:00 6.008.000, 22,89%. Tg2 - ore 13:00 2.915.000, 14,29% ore 20:30 1.906.000, 6,76%. Tg3 - ore 14:30 1.821.000, 8,59% ore 19:00 2.094.000, 9,34%. Tg5 - ore 13:00 3.429.000, 16,69% ore 20:00 5112.000, 19,37%. Studio Aperto - ore 12:25 2.123.000, 12,26% ore 18:30 1.313.000, 6,49%. Tg4 - ore 11:30 789.000, 6,40% ore 18:55 898.000, 4,01%. Tg La7 - ore 13:30 817.000, 3,75% ore 20:00 1.376.000, 5,20%.

Fonte:www.tvblog.it

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