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Albertobaldazzi

L’Ilva e “il destino cinico e baro”

28 Novembre 2012, 17:11pm

Pubblicato da albertobaldazzi

ilva1-640x254I Tg di mercoledì 28 novembre - La felice espressione creata da Saragat all’inizio degli anni ’50 in qualche misura si attaglia ai due eventi infelici che nel giro di 48 ore hanno colpito Taranto. Il blocco dell’Ilva di lunedì e il tornado di forza 2, che oggi ha provocato un disperso, decine di feriti e distruzioni agli impianti e alla città, si sono abbattuti in una sequenza ravvicinata che nessuna cabala avrebbe potuto ipotizzare. Ma intendiamoci, mentre sulla furia dei venti le nostre collettive e globali responsabilità si sostanziano nell’effetto serra che genera cambiamenti climatici, l’agonia del più grande impianto siderurgico europeo e di un’intera città non è colpa del carbone cinese o delle ciminiere americane ( dei grandi inquinatori, insomma). La responsabilità è condivisa tra ambienti industriali irresponsabili – con tanto di nomi e cognomi -, politica miope e accondiscendente – sia locale che nazionale -, corruzione diffusa e “fame” di lavoro troppo spesso senza se e senza ma. I Tg di serata aprono tutti con le immagini del tornado e sulle distruzioni e le emergenze che hanno di nuovo caratterizzato mezza Italia, a partire dalla Toscana. L’attesa e gli interrogativi sul decreto che il Governo dovrebbe varare entro venerdì attraversano tutte le testate, mentre su TG 1 è presente “in diretta” il Ministro Clini che non tenta neanche di smorzare i contrasti con la magistratura tarantina.

I TG Mediaset “snobbano” e non citano il confronto Bersani-Renzi in onda tra poco su Raiuno, che è invece piatto di portata per Tg la 7 e le testate Rai. L’Araba fenice è sempre lì lì per risorgere, ma le primarie del centrodestra sono e rimarranno in incubatrice. Per Mentana è quasi certo che non si faranno. Per La Russa, ospite del Tg 3, se non si fanno e si ritorna a Forza Italia, nascerà un nuovo partito, i “Comitati per il Centrodestra italiano”.

Domani a New York si vota sull’ammissione o meno della Palestina nel ruolo di Osservatore. i Tg sono prodighi di indicazioni sulla posizione dei vari paesi europei e, con nonchalance, buttano là che non si sa come voterà l’Italia.

Concludiamo con TG La 7 che se ieri aveva riportato i giudizi sprezzanti del capo della BBC sulla Rai e Berlusconi, stasera torna sull’ ex premier, oggetto di corrosivi attacchi e satira politica anche dai leader della democraticissima Ucraina.

Alberto Baldazzi

 

Dati Auditel dei Tg di mercoledì 27 novembre 2012

Tg1 – ore 13:30 3.695.000, 20.69% ore 20:00 5.696.000, 21.14%. Tg2 – ore 13:00 2.762.000, 16.86% ore 20:30 2.509.000, 8.50%. Tg3 – ore 14:30 1.858.000, 11.32% ore 19:00 2.548.000, 12.45%. Tg5 – ore 13:00 3.534.000, 21.35% ore 20:00 5.737.000, 21.37%. Studio Aperto – ore 12:25 2.246.000, 17.29% ore 18:30 1.296.000, 7.69% (prima parte) e 1.032.000, 5.30% (seconda parte) Tg4 – ore 14.00 689.000, 3.99% ore 18:55 1.024.000, 5.00%. Tg La7 – ore 13:30 932.000, 5.22% ore 20:00 1.963.000, 7.26%.

Fonte: www.tvblog.it

L’Ilva e “il destino cinico e baro”
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