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Albertobaldazzi

I Tg dal 15 al 19 ottobre 2018

20 Ottobre 2018, 14:05pm

Pubblicato da Luca Baldazzi

Tabella dei titoli in percentuale. Totale titoli: 210. Argomenti presenti nelle titolazioni: 286; politica 33% (94 presenze, per il 45% dei titoli), esteri 17% (50 presenze, per il 24% dei titoli), interni 14% (41 presenze, per il 19% dei titoli), cronaca 12% (34), cultura e società 9% (27), sport e varie 7% (20) ed economia 7% (19).

Tabella dei titoli in percentuale. Totale titoli: 210. Argomenti presenti nelle titolazioni: 286; politica 33% (94 presenze, per il 45% dei titoli), esteri 17% (50 presenze, per il 24% dei titoli), interni 14% (41 presenze, per il 19% dei titoli), cronaca 12% (34), cultura e società 9% (27), sport e varie 7% (20) ed economia 7% (19).

20 ottobre – L’epopea della manovra finanziaria, con le tensioni crescenti in sede europea a cui s’affianca, da metà settimana, il dibattito interno alle forze della maggioranza, totalizza le scalette e si impone sulle prime pagine, con oltre 33 aperture.

Il confronto con Bruxelles, da cui è arrivata giovedì la bocciatura della manovra economica, definita una “deviazione grave e senza precedenti” rispetto al patto di stabilità, viene seguito da tutte le testate (5 aperture di martedì enfatizzano l’altolà di Juncker alle rassicurazioni del premier Conte); dalla serata di mercoledì le tensioni con l’Unione passano tuttavia in secondo piano rispetto al conflitto interno tra Lega e 5 Stelle. 

Le accuse del vicepremier Di Maio, che ospite a Porta a Porta ha denunciato come nel decreto fiscale sia stato inserito un condono “ad insaputa” della componente M5S, parlando di una “manina” non meglio identificata,  a cui segue la replica del ministro Salvini che nega ogni manipolazione di un testo “scritto” dallo stesso Di Maio, s’impongono sulle edizioni di giovedì. Tg5 descrive questi scambi come le prime, concrete fratture tra le forze di governo, rilanciando in copertina un messaggio ribadito a iosa dai principali esponenti di Forza Italia (7 presente di Tajani sui titoli, ben 12 per Berlusconi). Il Tg La7 di venerdì entra più nel merito sulla questione del supposto condono fiscale, segnalando in un titolo come nel testo è presente una misura di tale genere che avvantaggerebbe soprattutto i redditi più alti; lo stesso servizio palesa tuttavia l’esistenza di un altro “condono”,  questo presente nel decreto per Genova e voluto dal Movimento per aiutare la ricostruzione ad Ischia, colpita dal terremoto, sanando di fatto degli abusi edilizi.  

Tanta contrapposizione interna alla maggioranza, con il premier Conte costretto a convocare  un’ulteriore vertice straordinario per sabato, lascia molte occasioni alle forze d’opposizione per intervenire, criticando tanto la leadership delle forze di governo che i punti della riforma. Quest’ultimo è il caso del Partito Democratico, che venerdì ha presentato alla Leopolda la sua “contro manovra” (titoli per 4 Tg, servizi sia per Rai che per Mediaset). Al di là dell’inevitabile protagonismo di Berlusconi sulle testate di famiglia, abbiamo fino adesso osservato una presenza dignitosa dei pareri delle opposizioni sulle scalette, menzionate in almeno 30 titoli nel corso della settimana. Con l’imminente sostituzione dei direttori di Tg1 e Tg2, prevista per la settimana prossima, vedremo come e quanto nei prossimi mesi la presenza di figure più vicine alla maggioranza alla guida di 2 Tg Rai impatterà sugli spazi e la visibilità delle iniziative dell’opposizione. 

La situazione degli sfollati di Genova, che da giovedì sono potuti tornare nelle proprie dimore per recuperare i loro effetti, continua a ricevere attenzione da tutte le testate, mentre alle denunce del ministro Toninelli sullo stato di salute dei viadotti della A24 ed A 25 segue giovedì la limitazione del traffico di mezzi pesanti estesa a tutti i viadotti finora ispezionati: ben 86 infrastrutture. Tg2 propone venerdì un interessante approfondimento sul rapporto tra mafie, sicurezza ed appalti stradali raccogliendo il parere del Presidente Anac Cantone e la testimonianza di tecnico che svolgeva lavori autostradali, e che dopo aver denunciato dell’incuria nella costruzione ha ricevuto minacce di morte e vive tutt’ora sotto scorta. 

La salita dello spread, che venerdì arriva a toccare i 340 punti per poi scendere a 315 grazie alle dichiarazioni di Moscovici, risulta abbastanza seguita, con un buon servizio sul Tg1 di venerdì.

Per gli esteri, le tensioni crescenti tra Italia e Francia, sorte lunedì dopo che il ministero dell’Interno ha presentato prove – a cui ne sono seguite altre venerdì - che la gendarmerie di frontiera avrebbe riportato migranti all’interno del nostro Paese, sono oggetto di numerosi servizi ma non bucano le scalette (solo 3 titoli). 

Maggiore attenzione è andata all’inchiesta sul delitto del giornalista Khashoggi, con il Presidente Trump che ha inviato il segretario di Stato Pompeo a sovrintendere le indagini. Dai servizi dei Tg Rai emerge un cambio di prospettiva da parte dell’establishment americano, che se lunedì sembrava porsi in chiave anti turca e voler quasi coprire le azioni importante alleato saudita, venerdì annuncia una “forte reazione”, sebbene – osserva il Tg3 – le parti coinvolte starebbero per far convergere le responsabilità del delitto su di una figura terza che fungerebbe da capro espiatorio. Sempre i Tg Rai di martedì ricordano nei servizi l’anniversario dell’omicidio di un’altra giornalista, Daphne Caruana Galizia (titolo per Tg3).

Per la cronaca, il maltempo che torna a flagellare il sud del Paese è oggetto di numerose coperture, con ampi servizi sulle testate Mediaset. Oltre al consueto spazio verso alcuni fatti di sangue (diversi titoli vanno al delitto del 18enne di Oristano), abbiamo notato su Tg4 la riproposizione della locuzione “emergenza sicurezza”, rievocata saltuariamente anche nelle settimane passate, in concomitanza di alcune rapine efferate.  A nostro avviso, si tratta di una locuzione ormai “impropria”, in quanto gli aumenti di rapine circoscritti ad alcune città si collocano in un quadro nazionale che vede una riduzione nel complesso dei reati violenti, ma che si è “canonizzata” in relazione alle esigenze securitarie su cui la testata aveva calcato nel corso della passata legislatura. Vedremo se e quanto la nuova direzione di Gerardo Greco conserverà questo lascito. 

Un fronte a nostro avviso più interessante è il contrasto alla criminalità organizzata sul territorio. Su questi temi, i Tg Rai nel corso della settimana hanno prodotto buone coperture. Si segnala l’attenzione del Tg3 nelle operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, con titoli lunedì su arresto di clan spada e la condanna di quegli affiliati del clan Casamonica che a Roma avevano aggredito una disabile in un bar dopo che questa si era rifiutata di subire le loro prepotenze. 

Per lo sport, in un quadro che vede da qualche tempo la nazionale di calcio non entusiasmare, con lo stesso Presidente Mattarella che lunedì ha ricordato ai vertici Fgc le “proprie responsabilità”, i successi della nazionale femminile ai mondiali femminili di Volley, arrivata in finale questo sabato, collezionano l’esultanza delle testate. Ci è piaciuto il commento del servizio di Tg La7, che fa notare come la stella della nostra squadra, Paola Egonu, sia un’italiana di seconda generazione nata da genitori nigeriani, e come senza il suo contributo la nazionale non sarebbe andata lontano.  

Tra le varie ed eventuali, segnaliamo:

il titolo del Tg1 di mercoledì che riprende la denuncia del rettore della Normale di Pisa sulla discriminazione all’interno del mondo accademico per le donne, nel giorno in cui per la prima volta nel suo istituto una dottoressa riesce a conseguire una cattedra;

il titolo del Tg5 di giovedì sulle dichiarazioni di Putin che avverte come l’Isis resta una forza non debellata in Siria e che disporrebbe di oltre 700 ostaggi occidentali che sarebbe pronta a giustiziare, non fossero accolte le sue richieste;

Il servizio del Tg3 di venerdì, sola testata a riprendere le minacce della criminalità contro la stampa libera segnalando la manifestazione di solidarietà dell’Fnsi nei confronti di un giornalista padovano del Gazzettino, a cui hanno sparato 5 colpi contro il muro della finestra di casa.  

Luca Baldazzi

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