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Albertobaldazzi

Molti nemici, molto onore?

18 Aprile 2014, 20:59pm

Pubblicato da albertobaldazzi

imagieI Tg di venerdì 18 aprile -I Tg delle 20 presentano titoli fotocopia che, in successione, parlano di Renzi, di Napolitano e della difesa delle forze dell’ordine fatta da Alfano. Anche i contenuti si assomigliano. Nel caso della lettera del Presidente, ad un anno dall’inizio del suo secondo mandato, per così dire, verba volant, scripta manent, e quanto affermato da Napolitano in merito alla faziosità di cui è stato oggetto non trova nessuno in grado di contestarlo. I molti nemici che il Presidente si è fatto non scalfiscono, però, la consapevolezza di aver operato bene.

Molti nemici se li sta facendo anche Matteo Renzi, protagonista anche oggi dell’ennesima, lunga conferenza stampa che è divenuta oramai un must per il circo della comunicazione. Non stiamo parlando degli avversari politici che, pure, compaiono nei servizi sulle reazioni a caldo presentati da tutte le testate. I nemici di Renzi sono diffusi a macchia di leopardo e a 360 gradi. Le banche, che lamentano la maggior tassazione sulle plusvalenze delle quote Bankitalia; i dirigenti pubblici, che vedranno ridotti gli stipendi sopra i 240.000 euro; i magistrati, che li dovranno seguire lungo il sentiero di una dorata indigenza; i militari, che dovranno tirare la cinghia e rinunciare a qualche sistema d’arma; gli addetti alla pletora dei centri d’acquisto, che verranno annichiliti; il popolo sterminato dei cda delle municipalizzate, destinate a passare da 8.000 a 1.000; i dirigenti centrali che dovranno rinunciare alle auto blu. Dalla parte di Renzi stanno, invece, i circa 10 milioni di lavoratori dipendenti per la conferma degli oramai famosissimi 80 euro in più al mese in busta paga.

Palazzo Chigi sembra, dunque, non guardare in faccia quasi nessuno: il che disturba chi viene colpito, ma piace assai ai grandi numeri. Manovra elettorale o meno, la linea Renzi sembra ben concepita e destinata al successo. Se ne accorge Mentana che, immancabilmente lo segue con una edizione straordinaria fin dalle ore 18.

Alfano, che difende la polizia e attacca gli infiltrati camuffati da manifestanti per la casa, è l’icona del politico che cerca visibilità, visto che il suo partito è piacevolmente schiacciato da quella del Renzi one man show che tratta i suoi ministri come collaboratori, per quanto autorevoli. E’ il caso di Padoan che, in diretta su Tg1, non fa che ribadire la vulgata a lungo illustrata dal Premier. Tornando ad Alfano, la sua difesa delle forze dell’ordine è ritenuta dal direttore del Tg4 Mario Giordano parziale e tardiva.

I secessionisti fai da te della Serenissima sono presenti dappertutto, nel giorno della scarcerazione di 11 di loro (titolo per La7, servizi per gli altri).

La situazione nell’est dell’Ucraina, dopo la schiarita di ieri a Ginevra, torna con i tanti interrogativi ancora aperti solo su Tg3 e TgLa7.

Tg2 propone un approfondimento sui centri per l’impiego che impiegano in pratica solo gli impiegati. Anche Tg3 se ne occupa fin dai titoli, segnalando che quelli siciliani hanno una produttività vicina allo zero.

Il ricordo di Garcia Marquez è ampiamente presente, se si escludono Tg4 e Studio aperto che trovano più conveniente occuparsi di gossip e cronaca criminale, anche quando si tratta solo di lugubri anniversari: è il caso dei 3 anni dall’omicidio di Melania Rea.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di giovedì 17 aprile 2014 Tg1 - ore 13:30 3.736.000, 20,50% ore 20:00 4.954.000, 22,81%. Tg2 - ore 13:00 2.683.000, 15,97% ore 20:30 1.733.000, 7,31%. Tg3 - ore 14:30 1.927.000, 11,96% ore 19:00 1.539.000, 9,96%. Tg5 - ore 13:00 3.048.000, 17,90% ore 20:00 4.390.000, 20,23%. Studio Aperto - ore 12:25 2.018.000, 14,83% ore 18:30 761.000, 6,11%. Tg4 - ore 11.30 347.000, 4,66% ore 18:55 683.000, 4,44%. Tg La7 - ore 13:30 648.000, 3,56% ore 20:00 1.309.000, 5,97%. Fonte:www.tvblog.it

 

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