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Albertobaldazzi

Ciao, Andrea

22 Maggio 2013, 15:32pm

Pubblicato da albertobaldazzi

20130522_gallo-438x254I Tg di mercoledì 22 maggio – Don Gallo mette d’accordo tutti: il ricordo che ne fanno i Tg è più o meno intenso, ma appare comunque sincero. Tg La 7 ci fa rivedere il prete dei poveri e degli ultimi della sua Genova che a dicembre scorso invitava in parrocchia i fedeli a intonare Bella Ciao, sventolando un drappo rosso che portava sulla tonaca. Bagnasco nelle ultime ore lo è andato a visitare, ricucendo uno strappo tra il pastore e le gerarchie che non aveva comunque mai impedito a Don Gallo di vivere all’unisono la sua fede e la sua concreta idealità. Quando si muore dopo aver vissuto così intensamente, non si crea un vuoto ma si lasciano ricordi che acquistano uno spessore che sa di materia.

La prima trasferta non di “cortesia” per Enrico Letta sembra essere andata bene: a giugno il Consiglio si focalizzerà sul teme del lavoro, in primo luogo quello giovanile (apertura per i Tg Rai e Tg La 7). Mentana fa il “pierino” e mostra un video dal quale risulterebbe una certa freddezza tra Letta e Merkel ma, sinceramente, ci sembra una forzatura; non ha un gran senso rimarcare le distanze tra l’Europa “nordica” e quella “latina” segnalando ipotetici sguardi obliqui tra i premier.

Gli annunci sulla mini-ristrutturazione entro luglio del porcellum, confermano solo un dato evidente: Franceschini e Brunetta (ripresi da tutti) attestano che la “strana maggioranza 2.0” concorda su ben poco.

Ma la notizia vera di giornata viene dall’Istat, con il Rapporto 2013 sul Paese (apertura per Tg 4 e Tg 5, servizi ampi per tutti). I dati sui quindici milioni di italiani in difficoltà e sui due milioni di giovani che non lavorano e non studiano fanno giustizia di troppe parole vuote della politica e del modo in cui l’informazione racconta il Paese.

I Grillini che mostrano di mal sopportare il giogo degli “esperti di comunicazione” dei gruppi parlamentari e che sembrano almeno in parte rifiutare le black list dei giornalisti “cattivi”, trovano udienza su tutti i Tg; lo steso avviene per il Penati “prescritto” sulla concussione al processo milanese sul sistema Sesto san Giovanni, che non si capisce bene se rinuncerà o meno alla prescrizione. I Tg Mediaset vanno in brodo di giuggiole; la “prescrizione “ a Cologno Monzese è un vocabolo magico e ci si aspetta che anche gli “altri” accettino di beneficiarne. Tg 1 ci assicura, invece, che Penati vorrà essere processato “fino in fondo”.

La bella notizia di giornata è la sospensione dal gruppo europeo degli euroscettici del padanissimo Borghezio, per gli attacchi volgari alla neo ministra italiana Kienge. Dopo le centotrentamila firme raccolte da Articolo 21, non si capisce bene se Borghezio sia stato cacciato o se abbia fatto “un passo indietro”. I Tg Ri e La 7 sembrano gradire; quelli Mediaset si devono essere distratti.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei TG di martedì 21 maggio Tg1 - ore 13:30 4.033.000, 22.50% ore 20:00 5.812.000, 23.92%. Tg2 - ore 13:00 3.091.000, 18.57% ore 20:30 2.433.000, 9.14%. Tg3 - ore 14:30 2.145.000, 12.84% ore 19:00 2.214.000, 13.49%. Tg5 - ore 13:00 3.345.000, 20% ore 20:00 4.621.000, 18.88%. Studio Aperto - ore 12:25 2.418.000, 18.04% ore 18:30 971.000, 7.79%. Tg4 - ore 14.00 835.000, 4.71% ore 18:55 980.000, 6.03%. Tg La7 - ore 13:30 967.000, 5.38% ore 20:00 1.974.000, 8.06%.

Fonte:www.tvblog.it

Ciao, Andrea
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