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Albertobaldazzi

Strasburgo liquida la politica “liquida” di Grillo

9 Gennaio 2017, 21:32pm

Pubblicato da Alberto Baldazzi

Strasburgo liquida la politica “liquida” di Grillo

I Tg di lunedì 9 gennaio - A cavallo della befana e soprattutto nelle ultime 48ore si è prima stagliata e subito dopo inabissata la prospettiva di un cambio di scenario del Movimento Cinque Stelle a Strasburgo. I poveri mortali, e tra questi gli iscritti al sito/azienda di Grillo e Casaleggio, hanno saputo ieri che il portavoce del Movimento aveva inteso liquidare l’alleanza con gli anti-UE dello Ukip per abbracciare i super europeisti dell’Alde. La notizia aveva scosso le stesse basi ed alcuni piani alti del Movimento, ma il voto sul blog, conclusosi oggi a mezzogiorno, aveva assecondato i voleri di Grillo. Per tutta la giornata siti, quotidiani e Tg hanno cercato di interpretare le ragioni di questa “capriola” (Mediaset), fin quando alle ore 18.00 tutti si sono orientati verso lo “schiaffo” dei liberali europei che dopo aver trattato hanno detto No all’ingresso nel loro gruppo dei deputati M5S. Tanto rumore per nulla, dunque. Niente altro che un’increspatura in uno dei tanti canali dove scorre – quando non è stagnante – la corrente della politica europea. Questa piccola ma significativa manifestazione della politica “liquida” che giunge ad essere effimera, e a vivere solo poche ore, in qualche misura accompagna degnamente la notizia della morte di Zygmunt Bauman – ampiamente ripresa dai Tg Rai e La7 -, il filosofo che prima e meglio di tutti ha segnalato l’assenza di riferimento che contraddistingue la solitudine della contemporaneità. Abbinare in qualche misura Grillo a Bauman è come parlare, rispettivamente, del dito e della luna, ma così va il mondo.

Tornando alla cronaca dei Tg, il clamore della scelta di Grillo viene riportato dalle testate Rai ad un mero calcolo economistico relativo all’ottenimento o meno di fondi pro quota per gli europarlamentari M5S. Tg3 e Tg2 parlano, rispettivamente, di 3-400 mila euro annui potenzialmente disponibili a seconda della collocazione e che avrebbero motivato il forte interesse “imprenditoriale” della Casaleggio Associati. Le ragioni del mutato orientamento del presidente dell’Alde Verhofstadt sono da tutti messe in relazione ai dissenti interni al gruppo, soprattutto da parte dei liberali francesi e tedeschi. Le reazioni della politica italiana confluiscono tutte in una sorta di irrisione della mossa di Grillo. Salvini, che già da ieri tuonava, oggi prende sui Mediaset la sua vendetta. Forza Italia e Pd parlano di “irresponsabilità” e di “voltagabbana”. Per correttezza da segnalare il commento a braccio di Mentana, che osserva come le accuse di incoerenza e farraginosità andrebbero rivolte anche al leader belga dell’Alde.

La ripresa dell’osservatorio dopo le feste natalizie trova un’informazione attenta a segnalare il gelo che avvince buona parte del Paese. L’attenzione alle zone del centroitalia terremotate è diffusa su tutte le testate, con i Tg Rai che allargano il quadro ai danni subiti dall’intera agricoltura meridionale.

Passano le stagioni, si susseguono gli anni, ma è consolante trovare delle costanti: Tg4 si presenta “fedele nei secoli” alla propria linea editoriale. Anche il freddo e le difficoltà per i senza tetto vengono coniugate in chiave anti-migranti. E così, ecco ricomparire gli “italiani al freddo” perché “il posto al caldo è solo per quelli la”, o gli “italiani senza casa, mentre i profughi sono ospitati in ville del 500”.

Alberto Baldazzi

Dati auditel dei Tg di lunedì 9 gennaio 2017

Strasburgo liquida la politica “liquida” di Grillo
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